ORIGINALE LETTURA DEL FENOMENO VASCO ROSSI DOPO IL MEGA CONCERTO DEL MODENA PARK

di Pierluigi Palmieri*

Le attente riflessioni della dottoressa Mimma Pompucci dopo il grandissimo successo della “festa epocale”  del luglio a Modena e di recente anche del Film intitolato proprio Vasco  Modena Park, meritano la considerazione della nostra Associazione con la pubblicazione anche sul nostro sito.

Confesso di essere stato, a suo tempo, abbastanza critico con il “primo Vasco”, il provoca(u)tore per capirci. All’epoca, ero molto impegnato sui fronti della scuola delo sport e della …filosofia (mi torna alla mente il fichtiano “sapere di sapere” che secondo lo stesso autore della “Dottrina della scienza”, prerogativa di poche “teste”, tra cui certamente non potevo annoverare la mia. Credo che il “Vasco pensiero” non avesse ancora raggiunto il giusto livello di chiarezza, almeno dal mio punto di vista.

 Senza alcun intento dissacratorio nei confronti dei vari Kant, Fichte, e Shelling e degli motivazioni necessarie per penetrare le rispettive oscurità dottrinarie, Vasco Rossi, secondo Mimma Pompucci, appare un’oscurità illuminante altrettanto prolifica in termini di sensazioni e soprattutto di intuizioni. che alla luce degli eventi di cui stiamo discutendo (Concerto e film) che appartenente a quella schiera di “teste” ma ho  trovato nell’articolo della Pompucci un’analisi puntuale dei fattori che hanno portato, il gruppo, generazione dopo generazione, a raggiungere  proporzioni così vaste (oltre duecentoventimila presenze al MP  record del mondo).  Un pezzo in alcune parti  “tosto” per le “teste” giuste che  va letto fino in fondo  . Indubbiamente la Rock Star ha scoperto una nuova risorsa da cui trarre ispirazione per implementare ancor più il suo progetto artistico.

*Presidente CREDICI

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